Quale cupa voce, stridente mi fai,
mio θυμός , quale ritmo cruento del battito?
Quali distorsioni di verità, contorsioni di parole,
lame a doppio taglio?
Oh θυμός dilaniato,
perché dilaniare ogni piccolo fiore?
Il dolore vuoi rendere?
Lacerare te stesso soltanto ti riesce.
Il profondo taci:
“Mi manchi tanto …
Cercami sempre e ci sarò”