Dialoghi negromantici (Bookabook, 2021) è un romanzo dialogico, scritto a quattro mani con il mio collega Andrea Bianchi, contente mie illustrazioni e una nota introduttiva di Nadia Terranova. Pubblicato a seguito di una campagna di crowdfunding, ha ricevuto un favore di pubblico molto ampio vendendo 200 copie in un bimestre. Protagonista di molti eventi letterari, ha dato il via ad alcuni progetti per raccontare il mito nelle scuole.
Sinossi:
Un nuovo, rivoluzionario format sbarca sui palinsesti televisivi. È quello di Dialoghi negromantici, un reality show in costante diretta live streaming anche sui canali social, e che si distingue dalla concorrenza per una particolarità alquanto inedita: l’evocazione, dall’aldilà, delle maggiori figure della mitologia greca, intervistate per la bramosia di sapere degli spettatori. Così si crea un contatto diretto con cinque uomini e cinque donne tra i più noti del mondo classico e, tra un’intervista a Edipo e un’altra a Penelope, si assiste a un susseguirsi di episodi surreali, a tratti grotteschi, ma più umani di quanto si possa pensare.
Link utili:
Il canto del mare (Algra editore, 2019) è un racconto breve e illustrato da Carlo Cordua. Con esso si intende comunicare un messaggio preciso: esiste il destino, ma può essere sempre riscritto. Parte del ricavato delle vendite è devoluto al Centro Clinico Nemo di Milano che si occupa di rivoluzionare il destino delle persone affette da malattie neuromuscolari.
Sinossi:
Una ragazza nella spiaggia di un’isola della Nuova Zelanda siede su una pietra, circondata da sabbia sottile e bianca. Raccoglie conchiglie, ne ascolta l’eco, vi scrive dentro e le rigetta in mare. Il nonno le aveva raccontato, quando era bambina, che l’eco delle onde dentro le conchiglie racconta il destino delle anime. Per questa ragione, la ragazza trascrive dentro le conchiglie ciò che l’eco delle onde racconta e le rigetta in mare perché solo il mare sa quando sarà il momento di narrare queste storie. 2500 anni dopo è il 2017. Una ragazza al tavolo d’ufficio studia lo scheletro di un ipotetico nuovo robot. È un’ingegnere informatico specializzato in intelligenza artificiale, ma è anche un’amante di subacquea e di antiquariato. Proprio a seguito di un’immersione sbatte il piede contro una conchiglia che misteriosamente viene portata a galla dal mare. È una conchiglia strana: ha dei segni interni che somigliano a un indecifrabile alfabeto. La ragazza è colpita da questa scrittura e conduce delle ricerche, ma non trova nulla di simile. Sembrano degli ideogrammi. Si chiede, inoltre, perché scrivere dentro una conchiglia?
Link utili:
Sahél. Lettere perdute di te è un mio romanzo giovanile, scritto in due parti e di cui è edita al momento solo la prima. Pubblicato in self-publishing, anche nella versione inglese (nella traduzione di Jane Harkess), è un romanzo di formazione.
Sinossi:
Era primavera quando Hélène si recava alla lezione di recitazione drammatica: portone storico d’Accademia, seconda aula a sinistra. Lì, sui cuscini rossi al suolo, Samir: “il compagno delle chiacchierate notturne”; Khad: “il lacero”. Hélène non sapeva il suo nome, non l’aveva mai visto e non lo vide prima di essere invasa dalla sua intensità trascinante. Lì il quaderno di versi di Hélène dimenticato alla sua fuga. Era il tempo dell’alta notte e del volo spezzato prima del salto, ma questo era Sam a non saperlo. Una certezza soltanto: “Non mi avresti rifiutato anche tu”. Semplice sentire, il dono divino di Sam, empatia. Ed una voce, nel battito, narrava già una storia.
Link utili:
Storie de ventunenni nel ventunesimo secolo è un altro esperimento giovanile. Romanzo pubblicato in self-publisching nel 2016, si nutre della commistione stilistica del dialogo e della scrittura intimista da diario e tenta di affrontare grandi problemi sociali del nostro tempo storico osservandoli dal punto di vista dei giovani.
Sinossi:
Tania è una giornalista di 35 anni. Vive da sola e si è da poco lasciata col suo fidanzato. La sua routine codificata le sembra soffocante. La redazione la chiama per affidarle un reportage dal titolo: Storie di ventunenni nel ventunesimo secolo. Comincia così ad intervistare: Alice, ammalata di cancro e piena di vita; Alì, prigioniero di un campo profughi, ma pieno di storie; Davide, studente universitario e pieno di noia. Tutte queste storie attraversano il cuore di Tania in un momento di fragilità e la conducono ad una scelta inaspettata.
Link utili:
La voce a te donata (Algra editore, 2016) è una raccolta di poesie sui temi dell’amore e della coscienza di sé che si nutre della tradizione lirica europea e la rilancia in una versione inedita al contemporaneo. Con prefazione di Barnaba May e postfazione di Gianluca Fùrnari, la raccolta si classifica al primo posto nel Premio Cecco d’Ascoli e al quarto posto nel Premio Nazionale 2017 Poesia edita Leandro Polverini.
Sinossi:
“La voce a te donata” non nasce su ispirazione dell’opera di Salinas da cui – per calco – è tratto il titolo, ma in essa si riflette. Dal “dovere” al “donare” una voce, non c’è grande spazio di manovra quando poetare è una necessità, ma nel centimetro di differenza è racchiuso il volto di un “Tu”. L’incontro come viaggio dalle fattezze solite e panorama ignoto, prepotente si riflette e conduce. Tu, maschera e specchio, ma soprattutto sguardo. L’Altro sguardo per sentirsi, per narrare ciò che di me tracci tu coi tuoi occhi. Tu, doppio e unità, presenza-assenza, a formare un noi di nuova identità soggettiva. Per cantare il “Mondo” senza cui non esiste Mondo, per cantare alla “Vita” senza cui non esiste Vita. Dire fondo oltre il dolore fondo, sporti al margine del tempo finzione dell’esistere. Per trovarti, al di là, più oltre di te.
Link utili:
Il nome del nulla (Bonanno editore, 2012) è la mia prima silloge poetica. In essa tento di narrare il mio legame con la vita e il mio amore per la classicità. Con prefazione di Maurizio Cucchi e post-fazione di Giuseppe Savoca, la silloge ha dato vita ha molti recital e spettacoli teatrali in collaborazione con la compagnia teatrale multietnica Isola Quassùd, diretta da Emanuela Pistone, e con la Scuola Media Guglielmino di Aci Catena, per il coordinamento della prof.ssa Patrizia Salerno.
Sinossi:
“Il nome del nulla” raccoglie le liriche scritte dal 2007 al 2013 e si presenta come raccolta di scenari di un cammino, di una ricerca: ricercare l’essenza, il senso, il seme dell’esistenza e della vita nel tessere oscuro delle stelle. Vita tratteggiata appena e sfumata che emerge nell’etereo, impalpabile e prepotente sentire, dove il bianco è sempre più parola idonea del cielo sopra noi e di quello dentro noi. Dare forma al fumo, sempre sul filo della via, attraverso il tango tra detto e taciuto che ha in sé nucleo dell’essere. Il fumo, l’inutile, il nulla base di ogni nostro vivere e tempo. Sfiorarlo per poter sfiorare l’altro, indicarne segno sotto il nome di poesia.
Link utili:
https://www.unilibro.it/libro/tricomi-paola/il-nome-del-nulla/9788877283474o