Alla mia Berenice
Sogno boccoli d’oro,
d’intrecciarli fra le dita,
d’intrecciare intrecciare intrecciarmi
inebriarmi…
dolce fruscio odoroso…
nella Notte ferma,
opaca, trattenuta,
dai torrenti di parole mai ascoltate,
calligrafie ricurve, contorsioni,
priva di stelle,
tessere mie costellazioni
Che bella! ** … però vorrei una delucidazione: quel “tessere” finale a cosa si riferisce?
Tessere come una tela costellazioni coi capelli, ma…ehiiii non lo sai che le poesie non si spiegano??
Qualsiasi parola che si perda nel tempo e nello spazio verrà ascoltata da qualcuno in un luogo remoto dell’universo…magari da un’anima… dalla nostra anima segreta…la sola in grado di leggere in silenzio contorsioni…ricurve calligrafie…
solo la nostra anima, si…
E’ stupenda.