Il tempo del coraggio

Ora è tempo di giacere

come il guerriero al tramonto del conflitto,

come alla lettera che scrivesti a me senza sapere,

come alla mano che ricucì il perduto tempo

in uno strappo di carta.

Ora è tempo di radunare 

smembrata l’anima mia

e ricongiungere uno specchio, 

un magma di rattoppo 

in sembianti.

Ma l’orizzonte, ora è tempo che si nutri di respiro

di morti che aprono il segno ai vivi,

di tenebre che colorano la luce,

di abissi che sorreggono gli astri.

Sommerge la tempesta 

e non una stella è capitano,

e non c’è albero alla zattera,

n’è vela né reti né àncore.

Siedo in sosta a tenere le ginocchia:

l’acqua impastata cielo.

Ora è tempo d’essere capitani

di un mare in fede della stella:

questo è il tempo del coraggio

di traversare soli il varco stretto di una via

spersa 

-non è un gioco, ma è un Gioco -,

soli,

e non un cuore può tremare

al più alto vento.

E non un cuore può tremare 

ad una corda tesa, sfilata

ad una lancia trafitta e strattonata

al retro.

Ora è il tempo del coraggio

di tracciare via e dire addio.

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GUARDIAN TREES – ACQUERELLI -ENZO TOMASELLO

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