Ebbe in sorte il Sole una fatica tutti i giorni,
e non c’è mai riposo
per i cavalli e per lui, poi che l’Aurora dalle rosee dita
lascia l’Oceano e sale su nel cielo.
il concavo letto, molto desiderato, opera
delle mani d’Efesto, di oro prezioso, alato,
velocemente, sfiorando le onde, trasporta sul mare
lui, che dorme, dalla regione delle Esperidi
alla terra degli Etiopi, dove il carro veloce e i cavalli
attendono, finché giunga l’Aurora mattutina.
Qui, monta sul suo carro il figlio di Iperione.
Mimnermo
Meravigliosa poesia del giorno, della luce e della fatica del vivere, al sole.
Immagine: Turner- La valorosa Téméraire (particolare)