Cronache di canti e scogli

Oh labirinti

dalle trecce in sobbalzo e zoccoli in corsa

fuga,

echi irraggiungibili e ossessionanti…

 

Oh plurime Elene fantasma e bacchiche nebbie,

canti di Lissa a corde di Ulisse,

occhi ciechi nel vedere,

veli al volto d’inafferrabile disparire …

 

Lacerazioni, strappi sottili,

fibre smagliate

sparpagliate lontanamente,

puzzle a pezzi perduti,

virgulti e gorghi …

 

E quello scoglio fitto-trafitto

nella temperie,

come irrimediabile

e avvinghiato,

in tutte le sue forze conflittuali

Foto di Susanita

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