A te e il tuo calore mozzo
Farti, farmi, una culla,
lento cullare
lontano lontano lontano
nel silenzio e la penombra,
nella luce del calore profondo
avvolgere ricolmo,
amore che da,
amore che è senso
senza questione
senza senso,
amore di una sola posa
che sconosce fremito, smarrimento, perdita franosa,
amore di sola pace
infusa densa infinita
che è senso senza senso,
squarcio d’un respiro mozzo.
Una culla lontana lontana
per questo sentirsi,
allo specchio dell’altro cercarsi,
rattopparsi a cuori con cuori
e oscuro espirare senza un’alba.