Essere parola, senza fiato né bocca, solo parola.
Atona, ascritta, abbandonata allo sconfinato bianco.
E’ come essere impotenti, passibili di infinite potenzialità.
Indifesi, esposti ad ogni usura.
Amanti casti, il cui godimento riposa sempre in altro.
Servi alla necessità. Sfiorati per utilità.
L’intimità solo nostra: solo tu ed io, in noi riflessi.
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Essere senza corpo per il corpo dell’altro,
senza possibilità per la possibilità dell’altro,
senza speranza per la speranza dell’altro,
senza vita per la vita dell’altro,
messi di segreti depositati, forziere dei tuoi.
Foto di Susanita