Amico mio, spogliati
e nudo vieni da me
perché solo il tuo cuore nudo sarà capace di accogliere
ciò che non so dire.
Non è più tempo di tergiversare,
non resta tempo per ritrovare ciò che siamo.
Non resta, amico mio, altro.
Oltre questa attesa titubante,
oltre il miraggio temerario,
non resta qualcosa che non sia tempo
e sai, il tempo non esiste.
Spogliati, amico mio, ora e nudo corri.
Nessuna vergogna e nessuna paura sono radici:
ciò che sei è al fondo della tua nudità
ed è la superficie ardente,
la pianta dei piedi del tuo essere.
Amico mio corri a perdi fiato per la mia strada buia,
vienimi a scovare alla tana negletta, insidiosa
ricordami i tuoi occhi su cui riflettere
quel dolore nostro,
quel dolore antico
che noi ben sentivamo in un solo petto
e non sappiamo dire.
Ti prego, ridimi, di quel tuo riso strano
che a me pareva eletto,
fingi ancora la tua speranza solo per me.
Ti prego portami via in salvo.
Spogliati e corri, amico mio, verso di me.
Non resta tempo per ritrovare ciò che siamo.
Non resta, amico mio, altro.
Opera di Benedetto Poma