Qualcosa si trascina oltre noi,
oltre un purulento coagulo di scorie lente a smaltire,
oltre il bagaglio di pietre e ferite e muri,
oltre lacunosi, incompiuti varchi,
oltre lo sforzo per resistere, forse lì vicino,
molto vicino al punto di collasso,
allo scrigno di segreti e parole non dette,
qualcosa ci segue e non è l’ombra,
non è un riflesso,
è una scia donata agli altri di noi
che a noi è invisibile.
Non vediamo niente e non sappiamo niente di noi:
è tutto lì.
–
Il nostro altro era lì alla nostra nascita,
sarà lì dopo noi.
ESCHER, LO SPECCHIO MAGICO