Non credo nella psicologia:
che un costrutto mentale estraneo
possa strapparmi all’abisso
dell’assurdo della vita.
Non credo nella medicina:
che intrecci di formule chimiche
possano salvarmi senza uccidermi,
in un cammino da cui è impossibile uscire vivi.
Non credo nell’amore
perché non riesco a distinguerlo
dall’interesse e dalla convenienza.
–
Ma un giorno ho incontrato un uomo che mi ha salvato
per un istante, con due parole.
E mi sono imbattuta in un sorriso tra i baffi
che mi ha guarita per una volta,
con poche pillole, molta scaltrezza.
E mi ha inseguito un cane
per l’intera strada
senza che io avessi nulla da mangiare per lui.
John Constable, “Studio di nuvole”, 1821