La valigia

I rettangoli lucenti delle finestre nella notte

sognano esistenze alternative

in cui non fosse preponderante la lente del disilluso.

Gli amori senza speranza mai spenti

gravano sul corpo come appendici goffe, opulente

frapponendosi al nostro divenire,

gettandoci nel perenne io fui.

Un chirurgo ben esperto reciderebbe l’irreale eco

come un piccolo scoppio di anelito d’ali.

Non ne sgorgherebbe sangue alcuno,

solo il rovente nudo noi.

La valigia da portare non contiene le cose necessarie,

ma quelle da lasciare.38286_424591971391_3827825_n.jpg

Foto di Susanita

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