I rettangoli lucenti delle finestre nella notte
sognano esistenze alternative
in cui non fosse preponderante la lente del disilluso.
Gli amori senza speranza mai spenti
gravano sul corpo come appendici goffe, opulente
frapponendosi al nostro divenire,
gettandoci nel perenne io fui.
Un chirurgo ben esperto reciderebbe l’irreale eco
come un piccolo scoppio di anelito d’ali.
Non ne sgorgherebbe sangue alcuno,
solo il rovente nudo noi.
La valigia da portare non contiene le cose necessarie,
ma quelle da lasciare.
Foto di Susanita