Ululi di fogliame e cupi crepitii. Fischi di legna e rovi.
Selva oscura, fitta dove l’essere stagna.
Scricchiolano i passi e gli spettri. Ombre s’inseguono, ombre senza luce.
Sibillini riflessi a rarità, come soli obliqui. Turbolenze delle fronde nere o dello sguardo. Dimenarsi. Catene di un Prometeo. Catene divine, maledette!
Occhi di un Edipo. Giogo.
Fuga, fuga a per di fiato, per ogni dove: labirinto e non un filo.
Labirinto ad echi che s’intersecano, fatui bagliori, miraggi .
Dimenarsi ad un giogo che è nodo, oh fuga!
Curva un spirito che non trova posa. Vuoto.
Hic et nunc: esistere gettati al mondo, cammino in cerca del cammino.
Lacero d’intorno tutto, franoso, inconsistente, invalicabile.
Sentiero interrotto, segno perduto.
Va la bussola impazzita.
Trame Buie della via, pensiero. Errare.
Hic et nunc: ritrovarsi nel non trovarsi. Soli obliqui.
Catene di un Prometeo, occhi di un Edipo.
Diramarsi delle fronde, slargo di luce: solo in un respiro.
Crederci ad ogni passo e tenerlo in mano.