La materia suona
–
una pietra opaca
cadendo
ha un tonfo sordo
–
una sfera vitrea
tintinna
in mille frammenti
–
La materia vibra
e si contagia di moti ad onde
ritmati tra crepature
–
Ad onde il cuore irrora sangue,
cadenzato di battiti
incuneato in respiri
Le rughe dell’epidermide sono calde,
illuminate da correnti neuronali
di fonte immobile, conglomerata di membrane
molli, costipate
osmotiche, dialoganti
come intestini
–
Non sono pietra, sono carne:
vorrei smettere di sentire
il calore per il dolore.
L’amore per la luce di membrane mi possiede
e di pietra voglio imparare a suonare
tonfi, non parole
Ritratto maschile di Pinuccio Sciola