Tutto l’universo è nella mia mente,
la stessa infinità dello sconfinato ha la massa
di una scatola cranica.
Tutta la storia dell’umano è nei miei geni,
ogni passo di un primato in un cromosoma,
e se anche fossi l’anello di una catena,
le catene sono racconto
e manifestazione.
Lascia che io mi interri,
mentre snodo le ore,
con il cuore spalancato all’abisso
e mi inondi di pioggia che germoglia,
ma non si lava niente in me:
ogni sapore, odore, percezione, visione del tempo,
ogni volto
sono segno nel tessuto del mio cervello
e d’istante gesto, sorriso, grido,
che si decompone e riordina ad età del giorno.
La memoria è me,
soprattutto quella dimenticata,
ma anche quando questa sarà decomposta
io sarò segno
nel tessuto di un incontro
custodito o dimenticato
e d’istante gesto, sorriso, grido
decomposto, riordinato.
Opera di Tiziana Rosco